Il formato di file più comune e universale per la stampa 3D è STL. È stato rilasciato nel 1987 ed è semplicissimo. Un file STL descrive una superficie disegnata, non strutturata, triangolare. Non contiene alcuna informazione di scala, colore o materiale. Non c’è validazione, è solo un mucchio di triangoli, quindi non impedisce di creare accidentalmente buchi, bordi non-manifold, normali capovolti o modelli auto-intersecanti. La maggior parte delle volte va bene, ma non esiste un formato file più nuovo e migliore che potremmo usare per la stampa 3D?

Vi presentiamo 3MF – un nuovo formato file open-source progettato specificamente per la produzione additiva.

Cos’è il 3MF e chi l’ha inventato?

3MF, chiamato anche 3D Manufacturing Format è un progetto open-source sviluppato dal consorzio 3MF fondato da Microsoft. Al giorno d’oggi, include nomi ben noti come Autodesk, Dassault Systèmes, Ultimaker e altri (vedi 3mf.io per saperne di più). L’obiettivo principale del consorzio 3MF è quello di creare una piattaforma XML-based in grado di contenere un modello 3D con un pacchetto completo di informazioni che non può essere salvato all’interno di un semplice file STL.

Cosa si può memorizzare in un file .3mf?

Il formato 3MF utilizza la stessa compressione di un archivio ZIP – è possibile rinominare l’estensione in .zip, semplicemente scompattarla e lavorare con il contenuto. A parte il modello 3D stesso, i file 3MF possono contenere:

  • Più di un oggetto nella scena
  • Configurazioni complete di PrusaSlicer che includono:
    • Profilo della stampante
    • Supporti creati manualmente
    • Impostazioni altezza layer variabili
    • Modificatori
  • Unità della scena (gli oggetti STL sono proporzionati)
  • Informazioni su colori e texture
  • Anteprima (Può essere modificato in un render fotorealistico, per esempio)

Inoltre, 3MF fornisce una chiara definizione di manifoldness – è impossibile creare un file 3MF con bordi non manifold, e non c’è ambiguità per i modelli con auto-intersezioni. Questo aiuta a prevenire errori nei modelli stampati.

I singoli oggetti possono essere referenziati o spostati senza modificare la mesh, e più oggetti identici possono essere posizionati facendo riferimento alla stessa mesh. Dove l’STL farebbe una copia di ogni triangolo per ogni copia di una mesh, 3MF nota semplicemente che questo oggetto ha una nuova istanza e salva la sua posizione.

In breve, questo file può contenere praticamente tutte le informazioni sul modello (scena), inclusa la configurazione individuale fatta nel proprio slicer. Questo significa che il vostro modello (l’intera scena con una configurazione) può essere facilmente salvato e condiviso con gli altri, risparmiando un’enorme quantità di tempo, perché non dovete passare attraverso la configurazione di pre-slicing ogni volta che importate il modello.

3MF vs AMF

Quando abbiamo introdotto il nostro nuovo PrusaSlicer 2.0 e abbiamo lanciato il nuovo hub della community PrusaPrinters, alcuni ci hanno chiesto perché preferiamo condividere i modelli in formato 3MF piuttosto che AMF. È semplice: la specifica 3MF è più recente e non ambigua, ed è disponibile gratuitamente. Inoltre, i file 3MF sono supportati da Cura e Microsoft 3D builder (tra le altre applicazioni). D’altra parte, AMF è ambiguo e la specifica è disponibile solo a pagamento. I file AMF non sono mai stati correttamente supportati da alcun software di cui siamo a conoscenza. Nella migliore delle ipotesi, i file AMF sono stati utilizzati nella stessa misura degli STL, il che significa che il AMF portava solo una singola mesh senza alcun attributo aggiuntivo. Detto questo, PrusaSlicer può comunque caricare AMF se si desidera utilizzarlo per un qualsiasi motivo.

3MF e PrusaSlicer

PrusaSlicer e diversi altri slicer supportano l’utilizzo di file 3MF. Inoltre, il nostro PrusaSlicer utilizza 3MF come formato predefinito per il salvataggio dei progetti (File – Salva Progetto).Questi file possono contenere supporti personalizzati, impostazioni di base e avanzate della stampante, informazioni variabili sull’altezza dei livelli, modificatori, la posizione dei modelli contenuti e molti altri dettagli, che lo rendono un formato ideale per la condivisione.

L’archivio 3MF permette inoltre di salvare i colori per i modelli a più parti preparati per la stampa con Multi-Material Upgrade. I modelli multi-parte possono essere salvati in un file .3mf come un oggetto, che consiste di diverse parti – ognuna con il proprio colore, materiali, ecc. I file STL, invece, non offrono questo livello di comodità; il modello deve essere suddiviso in più file separati senza alcuna informazione sul colore e sui materiali.

Ecco un piccolo esempio di come un progetto 3MF può essere d’aiuto quando si stampa con la stampante Original Prusa SL1: Diciamo che vorreste stampare uno dei nostri treni H0 con una resina che non ha un profilo in PrusaSlicer. È necessario inserire i valori di esposizione del materiale e aggiungere tutti i punti di supporto manualmente.. Perché manualmente? I modelli di treni di solito presentano una serie di piccoli dettagli, quindi è preferibile un approccio individuale: è necessario posizionare i supporti con attenzione, regolare le dimensioni delle teste di supporto, ecc. È ovvio che questo richiede molto tempo. Se non si salva il progetto, si finisce con i file .stl e .sl1. STL non contiene alcuna configurazione e SL1 non può essere ulteriormente modificato. Quindi se trovate un difetto, ad esempio un numero insufficiente di supporti, dovrete ricominciare tutto da capo. Se invece salvate il vostro progetto come file .3MF, potete aprirlo di nuovo in un secondo momento e correggere tutto ciò che avete dimenticato la prima volta.

Tutto questo è il motivo per cui è possibile caricare non solo .STL e .GCODE su PrusaPrinters.org, ma anche file 3MF. Risparmierete ad altre persone un sacco di lavoro e fornirete loro le impostazioni migliori che avete ideato,, dando comunque loro la possibilità di modificare i vostri dati..

Provateci!

Ricapitoliamo: Il file .3MF è un miglioramento molto utile che può farci risparmiare molto lavoro e tempo grazie alla possibilità di salvare il modello insieme ad informazioni preziose che non possono essere conservate da altri file (STL, OBJ, GCODE…). Grazie alla sua natura open-source e al supporto fornito dalle grandi aziende, il formato file 3MF ha un grande potenziale nel mondo della stampa 3D (e in diversi altri settori di produzione 3D). La scarsa compatibilità tra i vari programmi di slicing può essere considerato un leggero svantaggio: le impostazioni di stampa salvate in un file 3MF da un programma e aperte in un altro non saranno convertite correttamente (o per niente) e devono essere impostate manualmente.

Tuttavia, almeno il modello 3D stesso può essere esportato utilizzando uno slicer supportato (PrusaSlicer, Cura, Simplify3D, IdeaMaker, ecc.). Fortunatamente, il 3MF è open-source e supervisionato dal Consorzio 3MF, quindi c’è molto spazio per un ulteriore sviluppo delle specifiche. Provate ad usare i file 3MF per salvare e condividere i dati e fateci sapere quanto vi piace questo semplice, ma utile miglioramento.